
Razionale Scientifico
I virus dell’epatite B, dell’epatite C e dell’epatite D sono le principali cause di epatite cronica. La diffusione di questi virus e i fattori di rischio correlati hanno subito nell’ultimi decenni notevoli variazioni.
Il miglioramento generale delle condizioni igienico sanitarie, le trasfusioni sicure,, la maggior attenzione nei comportamenti a rischio, la vaccinazione obbligatoria contro l’epatite B e la terapia con i farmaci antivirali diretti per l’epatite C, hanno permesso di ridurre la trasmissione delle epatiti virali. Tuttavia, l’epatite cronica virale, cirrosi e il tumore del fegato rimangono malattie con un peso molto importante individuale,, sociale, ed economico per il SSN in Italia.
L’eliminazione dell’epatite da virus C è un obiettivo inserito nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Una vita senza epatite C è un obiettivo raggiungibile e diagnosticare l’infezione da virus dell’epatite C nelle persone ignari dello stato infettivo è oggi la sfida principale nella lotta globale contro l’epatite C.. È stato dedicato un fondo ad hoc di 71,5 milioni per lo screening gratuito per fasce di età e in popolazioni chiave ma l’implementazione delle azioni da mettere in atto non è attivato in tutte le Regioni.
Inoltre, per raggiungere l’obiettivo di eliminazione, è necessario affrontare tempestivamente l’equità nello screening per la diagnosi e il collegamento alla cura di tutte le altre fasce di popolazione generale e delle popolazioni a rischio ancora non indirizzate adeguatamente.
Quale è l’impegno delle societa scientifiche Italiane ed Europee per completare efficacemente il programma di eliminazione dell’epatite C secondo i target dell’OMS? Come migliorare e implementare lo screening ai fini di garantire l’equità nella diagnosi e nell’accesso ai trattamenti?
In Italia, grazie alla vaccinazione contro l’epatite B, le persone fino a 40 anni sono immuni per l’infezione da epatite B e di conseguenza anche per l’infezione da epatite Delta. L’epatite Delta, soprasiede in persone infette da epatite B e causa la forma più grave di epatite cronica, caratterizzata da rapida progressione verso la cirrosi , cancro e necessita di trapianto di fegato. I flussi migratori verso l’Italia da zone ad elevata prevalenza di HBV e Delta hanno influenzato l’epidemiologia dell’infezione da virus B eDelta in Italia.
Nei giorni d’oggi stiamo assistendo una rivoluzione terapeutica per l’epatite Delta. Nuovi farmaci antivirali tra cui uno già approvato dall’EMA sarà prossimamente disponibile anche in Italia. Quale è l’impegno della comunità scientifica e della politica di fronte a questa possibilità terapeutica?
L’iniziativa istituzionale vuole essere l’occasione per rispondere a queste domande e cercare di mantenere alto l’impegno di tutti gli attori coinvolti nella lotta all’epatite come problema importante di salute pubblica.
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